sabato 19 dicembre 2009




borderline.

ultimamente mi capita spesso di buttare un'occhio su di me. è come se salissi sul ponte panoramico: vedo me, e vedo la mia direzione. le mie direzioni, anzi.

inspiro. espiro. traspiro. aspiro!

a cosa aspiriamo? mi viene da chiedermi. la risposta dovrei darmela da solo: studio progettazione. in teoria dovrei essere in grado di capire cosa vuole la gente e come darglielo.

io faccio felice la gente.

[mahatmaghandi-mode ON]

-5 minuti-

[mahatmaghandi-mode ERROR]

[mahatmaghandi-mode OFF]

la gente desidera cose opposte. vuole sicurezza, routine. aggiungere un giorno alla vita. ma vuole anche novità, vuole sorpresa, vuole cambiare. ma non vuole dare vita ad ogni giorno (mi spiace, sig.na Montalcini): vita comprende piaceri e dispiaceri. gioie e dolori. e questo, all'uomo, non va giù: l'uomo vorrebbe solo la torta. a sparecchiare, ci pensi qualcun'altro. e qui arriviamo al dunque.

tendiamo ad un equilibrio superiore. vogliamo arrivare lì, convinti che una volta arrivati lì saremo a posto, felici ed eterni. errore. la monotonia, la consuetudine, attanaglia. fa paura.

prima.non vi preoccupate: ci siamo noi, i borderline, qualli che non sono miti, che non lo diventeranno. perchè fintanto che non lo diventano possono muoversi, fare, disfare. creare. per poi lanciare, ogni tanto, un meraviglioso fuoco d'artificio per farvi girare tutti verso un orizzonte nuovo. ma l'orizzonte è lontano: probabilmente si rigireranno tutti a guardare nuovamente ciò che stavano fissando prima. ma avranno fatto un pò di passi in quella direzione. e nuovamente noi, non visti, potremo tornare ad inventare, fare, disfare, per farvi fare un altro passo.

io faccio felice la gen... il pastore.

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